Peace At Lake Biviere di Cesarò
Durante il mio percorso fotografico ho sempre ritenuto che una fotografia, per dirsi tale, deve potere raccontare una storia.
Si può narrare la storia dei luoghi, le avventure e i sacrifici vissuti con un amico per raggiungere questi luoghi e si può tentare di far comprendere quali emozioni il fotografo vuole trasmettere attraverso la sua visione.
Quando sono arrivato al lago Biviere ho percepito un forte senso di tranquillità, di armonia, di pace e mi sono domandato come avrei potuto trasmettere questa emozione a chi avesse osservato le mie fotografie. Mi sono chiesto il motivo per cui provavo questa sensazione, trovando la risposta nelle acque del lago che, immobili, riflettevano, come uno specchio, le stelle del cielo. Ho cercato pertanto una inquadratura che, tramite la sua semplicità, potesse rafforzare il senso di pace trasmesso dalla natura trovandola in alcune colline contornate da sparuti alberi e adornate dalle stelle tra cui spiccava la bellissima Vega.
La simmetria perfetta con le colline e le stelle che si riflettono nelle acque diventava il punto di forza della composizione che fungeva da sintesi tra terra e cielo. L'immagine non sarebbe stata efficace se avessi inquadrato solo una piccola porzione del lago o del cielo. Le proporzioni erano la chiave per il giusto equilibrio compositivo che ho trovato inseguendo le proporzioni auree e lasciando che l'increspatura dell'acqua fungesse da linea di separazione del riflesso. Anche la scelta dei colori non è casuale. Il blu è un colore che trasmette tranquillità diventando un esempio di come la post produzione possa diventare il modo per rafforzare le impressioni del fotografo. Infine un ultimo tocco: la vignettatura. Spesso ritenuta un difetto delle lenti, diventa invece un elemento che concentra la luce nel centro dell'immagine guidando lo sguardo dell'osservatore all'interno della scena. Questa è per me fotografia: non un'immagine rubata all'universo e alla natur
www.dariogiannobile.com 2014 - 2024