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Last Earthshine Moon Of 2021 Above Penna Furnace - A Sicilian Postcard From The Past Crop

Last Earthshine Moon Of 2021 Above Penna Furnace - A Sicilian Postcard From The Past

Stack, Blend

La fornace Penna è un fantastico esempio di architettura industriale. Era una fabbrica di laterizi che fruttava la tecnologia dei Forni Hoffmann a sedici camere. Venne costruita a seguito del terremoto che colpi la citta di Messina nel 1908 e della conseguente richiesta di materiali di fabbricazione necessari alla ricostruzione. L'opera venne curata nella sua realizzazione dall'Ing. Ignazio Emmolo che si reco in Germania per acquisire le informazioni tecniche necessarie alla realizzazione della fornace. La fabbrica si erge su due ordini di bifore tra cui spicca la ciminiera in mattoni con basamento in pietra. Essa è collocata nel paesaggio siciliano presso la spiaggia di Sampieri a poca distanza dalla sua cava di argilla e dalla stazione ferroviaria.
Sfortunatamente, la fornace operò solo per 14 anni quando venne distrutta da un incendio la cui natura ancora non è chiara. Essa non venne ricostruita ed oggi rimane una testimonianza di archeologia industriale che aspetta di essere recuperata.
Quando mi sono recato sul posto volevo riprendere l'ultima Luna a falcetto del 2021 e speravo che la fornace fosse facilmente distinguibile nel paesaggio. Invece, non solo la fornace non era illuminata dalla luce artificiale ambientale (il che a dire il vero è un bene) ma sopra la superfice del mare era presente uno spesso strato di umidità dovuto alla dispersione di minuscole particelle di acqua marina. Questa nebbia ha agito come un filtro fotografico riducendo il contrasto dell'immagine che è stata restituita con un bilanciamento cromatico tendente al seppia. Sono rimasto stupefatto dal risultato finale! Stavo ammirando una cartolina di un'epoca passata che sembrava volere onorare lo spirito del luogo. La Luna a falcetto, illuminata per solo il 6,1% e sorta nella costellazione dello scorpione tra la stella Dschubba (a destra) e le stelle Jabhat Acrabi I e II (a sinistra),